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Attenti alle truffe

Attenzione alle truffe online  e i cuccioli provenienti dall'estero


Un cucciolo di Samoiedo in buona salute con pedigree ha un prezzo variabile tra 1.200€ e può  arrivare se si tratta di un cucciolo "da esposizione", perfetto, destinato per caratteristiche fisiche particolari a diventare un super campione di bellezza, il prezzo aumenta fino ai 2000-2500 euro e molto di più.

Capite bene allora che a causa del business, si rischia di incappare in una truffa. Diffidate da annunci che puzzano, se sono troppo belli allora sono una truffa.

Ad esempio, quando decisi di acquistare il mio piccolo cucciolo incappai spesso in annunci del genere: "Regalo cuccioli di Samoiedo, tre mesi di vita con pedigree, microchip, vaccinati, sverminati, libretto sanitario".

E' chiaramente un annuncio truffa, com'è possibile che un cucciolo con un valore di almeno 1.200€, con pedigree, libretto sanitario, vaccinato, sverminato e con microchip ti venga regalato? E' solo uno specchietto per le allodole. Il pedigree ha un costo, vaccinare, sverminare, impiantare il microchip costa. Nessuno normale di testa spenderebbe tanto denaro per regalare un cane di un certo valore.

Una volta chieste informazioni (ovviamente per curiosità pur sapendo della truffa), mi domandarono un pagamento in anticipo come spese di spedizione perché l'ipotetico proprietario si era trasferito in Irlanda e non poteva tenere con sè i cuccioli. Scusate se ve lo dico, ma solo un idiota potrebbe crederci ed inviargli denaro.


Le cronache dei giornali sono piene di notizie di cuccioli sequestrati a presunti trafficanti di animali, che li importano illegalmente dai Paesi dell'Est Europa.
 
Per questo motivo voglio darvi qualche notizia su questi cuccioli:
 
Spesso sono allevati in condizioni che in Italia sarebbero perseguite per maltrattamento di animali;
In moltissimi casi è stato accertato che sono stati separati dalla madre in età troppo giovane, meno di 60 giorni:  questo  chiaramente non consentirà una buona socializzazione, li priverà di difese immunitarie, li sottoporrà ad inutili maltrattamenti nei trasporti e ad una maggior possibilità di contrarre malattie;

E' stato spesso accertato che questi cuccioli viaggiano anche in condizioni che costituiscono maltrattamento, spesso sono malati e alcune volte feriti, vengono trasportati spesso senz'acqua né cibo e senza avere realmente effettuato le vaccinazioni di legge.


I cani provenienti dai paesi della CEE per scopi commerciali devono essere tutti vaccinati contro la rabbia (vaccinazione che per la quasi totalità dei vaccini può avvenire al compimento del terzo mese di età) e comunque sempre e soltanto dopo aver finito il protocollo vaccinale: quindi devono essere trascorsi almeno 21 giorni dall'ultimo richiamo. I cuccioli, per essere correttamente importati, devono avere per questo non meno di 3 mesi e 21 giorni: molte volte l'età dei cuccioli è corretta solo sui documenti, ma non corrisponde alla realtà. Fa eccezione l'Ungheria, dove i cani vaccinati con il Rabisin possono viaggiare a 14 settimane;


I cuccioli dell'Est hanno un prezzo variabile, all'atto dell'acquisto nei paesi d'origine, che oscilla fra i 50 e 120 Euro, a seconda di razza, età, provenienza: in Italia, dopo solo 15 ore di viaggio stipati su camion dove possono viaggiare anche 100/150 cani, raggiungono valori di vendita che possono andare dai 650 ai 1.700 Euro, con un incremento di valore pari a oltre 14 volte. Questo significa che un commerciante disonesto può trasportare e vendere cuccioli senza preoccuparsi di quanti ne moriranno: il loro valore "aggiunto" è così alto che un cane morto è , praticamente, privo di valore per il trafficante;

Molto spesso i cuccioli dell'Est, per vincere le diffidenze degli acquirenti e per aumentarne il valore, sono venduti come cani nati e allevati in Italia: si getta il passaporto, si cambia o si impianta un nuovo microchip e il gioco è fatto.

 Questo comportamento, messo in atto da commercianti senza scrupoli, con la complicità talvolta di medici veterinari che hanno dimenticato il codice deontologico (per fortuna sono pochi, anche se spesso recidivi), fornisce guadagni quasi pari a quelli del traffico di droga, correndo però rischi ben inferiori.

Uno solo di questi carichi può valere sul mercato al dettaglio fra gli 80 e i 120.000 Euro;
Spesso dietro questi commercianti senza scrupoli si nascondono vere e proprie organizzazioni criminali, delle associazioni a delinquere che creano sofferenza e maltrattamento ai cuccioli, speculano sulla buona fede degli acquirenti e danneggiano anche i concorrenti che fanno il loro lavoro seguendo la legge.

Allevare un cucciolo ha un suo costo, sia tempo che denaro, acquistarne uno da allevamenti riconosciuti e certificati ha un certo costo, ecco perché molti negozianti e rivenditori di animali si rivolgono spesso ad allevamenti stranieri dell'est europa.

Purtroppo è risaputo tra gli esperti del settore, è chi ha una certa esperienza sa bene a chi rivolgersi e quali soggetti evitare. Fortunatamente io mi sono ben informata prima fare l'acquisto, non solo perché avrei potuto buttare via del denaro, ma soprattutto perché avrei potuto crescere un cane malato che nella migliore delle ipotesi sarebbe vissuto poco tempo.

Non sto qui ad elencarvi commercianti o allevamenti onesti da quelli disonesti, però voglio dirvi di stare attenti. Più i soggetti a cui vi rivolgete sono a Nord (dove il mercato è fiorente), più elevato è il rischio. E' ovvio che da Milano o da Udine, in due passi si arriva in Slovenia o in Croazia. Si acquistano cuccioli in questi paesi e poi si fa risultare che sono nati da cani Italiani ed il gioco è fatto.

Ovviamente non tutti lavorano in questo modo disonesto, ma come in ogni campo, per chi non ha esperienza il rischio di truffa è sempre dietro l'angolo.


Cos’è più tenero di un cucciolo tutto solo che ci guarda dalla vetrina di un negozio e implora una carezza, scodinzolante ed incerto sulle zampine?

Ancora troppe persone non sanno che nella quasi totalità dei casi si tratta di esserini importati dai paesi dell’Est Europa, provenienti da allevamenti lager, non certamente da allevamenti seri che non hanno nessun interesse e vantaggio a vendere a negozianti e trafficanti, ma da vere e proprie "fabbriche di cuccioli", che cedono sottoprezzo a persone senza scrupoli che li importano in Italia (e non solo).

Così è facile trovare cuccioli di soli 35 giorni in vetrina, che vengono spacciati per cuccioli di due mesi, in Italia i cuccioli vengono lasciati tassativamente con la madre fino a 60-70 gg.

Vengono allevati in situazioni indicibili, madri e padri stipati in gabbiette accatastate, una in fila

all'altra, in condizioni igieniche e soprattutto psichiche agghiaccianti: madri fatte figliare ad ogni calore, se sopravvivono. Genitori che non hanno la benchè minima selezione riguardo la salute ed il carattere (e neanche aderenza allo standard ...ma questo purtroppo è l’ultimo dei problemi...).

I cuccioli portano con sè tare di salute ereditarie, anche nascosti (geni recessivi non sempre visibili, ma che si riproducono nella prole); quando vengono strappati dalla cucciolata sono così piccoli che il loro sistema immunitario non è ancora in grado di proteggerli; non hanno vaccinazioni e se anche le avessero sarebbero premature e quindi vane (le vaccinazioni fatte troppo presto contrastano il colostro materno).

Così viaggiano stipati, imballati come merce, in camion anonimi per viaggi lunghissimi, arrivano stremati, già deboli perché cuccioli, senza difese immunitarie e molte volte portatori di malattie debellate da anni in Italia, quelli che arrivano vivi, tanto non importa se non sopravvivono tutti, costano cosi' poco che la perdita non ha un peso economico tale da cambiare le condizioni di viaggio. Alcuni di loro sono già affetti da cimurro, parvovirosi, ecc., tutte malattie con percentuale di mortalità altissima, gli altri se non le hanno, le contraggono durante i viaggi.

Ma ai problemi di salute o di speranza di vita si aggiungono i problemi caratteriali: i cuccioli hanno fasi di maturazione psicologica molto delicate, hanno bisogno di imparare dalla madre e dai fratelli di cucciolata l'interazione tra cani e dall'allevatore l'interazione con l'essere umano. Tutto questo viene loro negato; i cani dei trafficanti salgono sui loro furgoni molto prima, probabilmente senza aver mai conosciuto mani amorevoli, senza avere avuto il tempo di imparare dalla mamma il linguaggio canino e dai fratellini le dinamiche del gioco, del morso, dei segnali di calma.

Alcuni di loro diventeranno cani timidi, altri diventeranno cani problematici, ansiosi, con aggressività conspecifica (con gli altri cani) ed intraspecifica (con altre specie, nel nostro caso l'uomo).

Questi cuccioli arrivano in territorio italiano e hanno già pronti il microchip, i documenti, le vaccinazioni (così da sembrare nati in Italia ); vengono imbottiti di immunoglobuline, che posticipano i sintomi delle malattie magicamente qualche giorno dopo il termine della "garanzia"; al massimo gli acquirenti più decisi possono ricevere in cambio un nuovo cucciolo, come se fosse merce fallata da sostituire, come se il nuovo cucciolo avesse prerogative differenti. Certo non tutti i cuccioli acquistati nei negozi muoiono, alcuni vivono per anni, perchè se un cucciolo riesce a sopravvivere a tali condizioni, è un cucciolo molto forte.

Destinati ad alimentare il businness dei negozi, degli allevamenti multi-razza (come si può pensare di allevare 10 razze diverse; gli allevatori seri allevano al massimo 3/4 razze), dei cagnari, delle vendite su Internet, le quali vi offrono addirittura la spedizione a domicilio. Possono permettersi prezzi bassissimi perchè, non mantenendo i cani in condizioni psico-fisiche adatte, praticamente non hanno costi e hanno ricarichi vertiginosi, annientando così la concorrenza degli allevatori seri.

Un cucciolo nato in un allevamento serio, ha un suo costo già in partenza, prima che nasca, la ricerca e la scelta dei migliori soggetti possibili, per salute e conformazione, spesso il viaggio per raggiungere il maschio con il quale tentare una cucciolata, costo di un veterinario prima e dopo l’accoppiamento, ecografie per seguire la cagna durante la gestazione, il parto, le cure dei cuccioli e della madre fino allo svezzamento, le documentazioni e le pratiche profilattiche anteriori alla consegna nelle mani di chi accoglierà il cuciolo, difficilmente stanno in un prezzo come quello offerto da chi approfitta di questa situazione.

Ed il cucciolo irresistibilmente morbido per i bambini, ed irresistibilmente meno caro per i genitori, diventerà ben presto una fonte di spese per le cure mediche, una fonte di problemi caratteriali, una fonte di grandi dispiaceri per tutta la famiglia; immaginate di portare a casa un cucciolo del quale tutta la famiglia si innamora, soprattutto i bambini (inevitabile no?), ora pensate che il piccoletto inizia a stare male e dopo varie corse dal veterinario scoprite che è tutto inutile...

Pensate a tutti quei piccoli che riescono a superare le difficoltà: credete che vivranno sani per tutta la vita? Purtroppo il più delle volte sono costretti a cure costanti; purtroppo è la realtà di molte persone che hanno già segnalato questi tristissimi fatti a chi di dovere.

Il cerchio si chiude arrivando alle persone comuni che si innamorano del piccoletto in vetrina: non sono cagnari, non sfruttano gli animali, non frodano la legge per proprio lucro, ma sono loro il fulcro, e proprio da loro dipende l’offerta di questo triste mercato, rendendosi conto delle conseguenze di un atto mosso da buona fede si possono cambiare le cose.

La situazione è ormai nota a tutti, enti competenti, forze dell'ordine, allevatori italiani e i governi dei paesi d’origine, ma purtroppo finche ci sarà gente che richiede cuccioli a prezzi sempre più bassi, alimentandone il traffico, questa tragedia non avrà mai fine.


Ed una percentuale considerevole (totale) dei cani rescue con problemi caratteriali, siano cani dell'est!

L’informazione è l’unico mezzo che possiamo usare per fermarli, fatevi portavoce anche voi del traffico dei cuccioli dall’est, perchè finchè ci sarà la domanda, non terminerà l'offerta.

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